Il 2021 rappresenta uno spartiacque di grandissimo rilievo per il processo di integrazione europea. Si chiudono contestualmente il ciclo politico definito dalla strategia Europe 2020 e quello finanziario dettato dal Quadro Pluriennale 2014-2020. Inoltre, la Commissione Europea, fresca di insediamento, si confronterà con un Parlamento da pochi mesi rinnovato. Si apre quindi una fase nuova, sul solco tracciato dalle Nazioni Unite nella Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Così, mentre si profila l’orizzonte 2023 entro il quale esaurire tutti i fondi dell’attuale programmazione, allo stesso tempo si definiscono le regole del gioco attraverso cui gestire la prossima stagione 2021-2027, con varie novità assieme a molte conferme. Si tratta quindi di un momento alquanto favorevole per affacciarsi sulla dimensione europea per la prima volta e apprendere come trovare per il proprio Ente il posizionamento strategico più consono allo sviluppo di progetti innovativi e sperimentali che richiedono l’intervento finanziario dell’Unione.
Le reti che si attivano nella governance delle politiche pubbliche in Europa legano tra loro contesti territoriali differenti cucendo i livelli di regolazione in un network complesso e sempre in trasformazione. L’azione comunitaria si sviluppa lungo cicli di policy nei quali si susseguono fasi discendenti (top-down) e fasi ascendenti (bottom-up) in corrispondenza dell’alternanza tra programmazione e implementazione inframezzate da momenti di valutazione e rielaborazione.
I 1.279 miliardi di euro, che segnano il tetto delle degli impegni economici dell’Unione Europea per il settennato 2021-2027 (+17.9% rispetto al 2014-2020), confluiscono nei vari strumenti di regolazione a disposizione degli attori comunitari per conseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 e rispondere ai mandati dei Trattati.
Una parte significativa di tali risorse troveranno impiego, lungo percorsi diversi ispirati dai principi della soft regulation, nel co-finanziamento di interventi progettuali concreti, implementati da partnership composte da stakeholders pubblici e privati in vario modo attivi nella realizzazione delle politiche pubbliche. Tale trasferimento di risorse, dal livello unitario verso gli attori più prossimi ai destinatari finali, avviene secondo regole e modalità di programmazione e gestione improntate alle tecniche di Project Cycle Management.
Per far partecipare attivamente i territori nella messa in atto delle politiche pubbliche europee completando il ciclo di policy e garantendo un contatto diretto con i beneficiari di tali interventi, sono quindi necessarie connessioni tra gli attori che partecipano localmente alla regolazione delle politiche pubbliche e le iniziative promosse a livello europeo. Non si tratta pertanto meramente di una modalità per attrarre fondi e sostituire ai trasferimenti statali o regionali quelli europei. La partita è certamente più complessa e interessante in quanto ogni progetto realizzato attraverso la contribuzione comunitaria rappresenta una importante occasione di apprendimento per tutte le parti coinvolte. Partecipando attivamente al policy cycle europeo si viene a contatto con le risorse cognitive, le comunità epistemiche, le pratiche e gli strumenti che circuitano all’interno dei network europei: un percorso di capacity building e trasformazione organizzativa che produce europeizzazione e sostiene e rilancia il processo d’integrazione europea.
Termine ultimo per l'iscrizione: 10 marzo 2022
Il profilo in esame deve poter agire all’interno di ambienti complessi esercitando un ruolo proattivo. In termini di conoscenze è richiesto:
– conoscenza dei meccanismi di funzionamento dell’Unione Europea
– padronanza elementare delle principali tecniche e metodi di project cycle management e del business modeling.
All’interno della classificazione EQF il livello di conoscenza teorica e pratica in uscita sarà il 3: Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio.
Le principali abilità da sviluppare sono cognitive e risiedono nell’uso del pensiero logico e creativo. In particolare, si tratta di saper scomporre e sequenziare percorsi logici, individuare e misurare indicatori di performance, distribuire compiti e sorvegliare il loro svolgimento, elaborare scelte strategiche complesse e diffondere una visione chiara degli obiettivi e dei risultati attesi; creare coinvolgimento e coesione all’interno del team di progetto, valutare e prevenire rischi, elaborare dati analitici in decisioni. All’interno del quadro EQF, il laboratorio mira ad agire sul livello 3: una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni.
In termini di competenze, la caratteristica principale del profilo formato è quella di saper valutare e mettere in pratica soluzioni ed approcci differenti e innovativi mantenendo costanti i parametri strategici e senza alterare i vincoli d’azione.
Progettare significa saper gettare lo sguardo avanti per prefigurare gli sviluppi delle azioni processando un set di input in una serie di prodotti, risultati ed impatti.
Infine, partecipare ad un progetto significa essere in grado di relazionarsi con altri, in un contesto multiculturale e multilinguistico, condividendo paradigmi ed obiettivi e collaborando per il raggiungimento di risultati comuni. Sulla scala EQF, l’obiettivo del laboratorio è quello di trattare le competenze descritte ad un livello 3: assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio e adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi.
Il corso è rivolto ai responsabili, ai referenti e ai funzionari degli uffici delegati alla definizione di processi di innovazione, miglioramento continuo e al reperimento di fondi, con meno di tre anni di esperienza pratica in materia e privi di precedente formazione specialistica. Si rivolge in particolar modo ai dipendenti degli uffici progetti internazionali / progetti europei, ma è stato ideato considerando anche i bisogni e le necessità di tutti gli uffici tecnici che potrebbero essere beneficiari di fondi europei.
online
14/03/2022—12/05/2022
Italiano
40 ore
I contenuti saranno articolati nei seguenti moduli:
MODULO I
14 e 17 marzo 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Le Politiche dell’Unione Europea e la Programmazione europea
Il ciclo di policy europeo e i principi della Programmazione europea; l’azione dell’UE e l’Open Method of Coordination, i principali attori e le strategie di indirizzo; Europa 2020, Agenda 2030 e gli accordi di Accordo di Partenariato; il Multiannual Financial Framework 2014-2020 e 2021-2027, i fondi, i Programmi a gestione diretta e condivisa; i Fondi Strutturali e d’Investimento Europei, i Programmi Operativi Nazionali e Regionali; le Call for Proposals e le Call for Tenders; l’analisi del bando e la creazione dell’abstract del programma e del bando;
MODULO II
23 marzo 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Il networking e la creazione dei partenariati
Gli elementi giuridici del partenariato; la ricerca di partnership sui social network e siti istituzionali; creazione della partnership; i ruoli all’interno del progetto, la partnership e la mappa degli stakeholders; caratteristiche del lavoro di rete; l’inglese nelle comunicazioni via media (email, social network, piattaforme intranet); metodi e tecniche di comunicazione per l’animazione e il mantenimento delle reti; simulazione di un meeting di coordinamento in lingua inglese; public speaking in lingua inglese;
MODULO III
30 marzo 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Project Work: ricerca e analisi delle Call for Proposal
Sessione interamente laboratoriale finalizzata alla simulazione di attività di sviluppo progettuale attraverso esercitazioni di gruppo. Applicazione delle tecniche: SWOT Analysis, Goal Oriented Project Planning, Design Thinking, Logical Framework Matrix;
MODULO IV
13 aprile 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Il Project design
Tecniche e strumenti di ricerca desk per la contestualizzazione dei progetti; la ricerca bandi ed opportunità di finanziamento su internet; analisi dei problemi e strutturazione delle soluzioni applicando il metodo place-based Goal Oriented Project Planning; la Logical Framework Matrix e il NewLogFrame; la formulazione dell’idea progetto la creazione del piano operativo;
MODULO V
20 e 27 aprile 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Il Project management
Il PM2 (PM squared); lo scheduling del progetto; la pianificazione finanziaria del progetto; budgeting e tecniche di negoziazione; lo start -up del progetto; applicazione di tecniche e strumenti di project management; conoscenza ed utilizzo di software per il project management; l’implementazione, dal piano agli incarichi, dalle azioni ai compiti; monitoraggio, valutazione e controllo qualità; la gestione dei rischi ed aggiornamento della knowledge baseline; i processi di decision making e team working;
MODULO VI
4 maggio 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Il Project reporting
La gestione amministrativa e contabile del progetto; la rendicontazione delle spese; gestione delle procedure di project change; gestione finanziaria di progetto; l’uso del public procurement; la reportistica e i rapporti con le autorità di gestione; l’archiviazione e la costruzione degli audit trails.
I Esercitazione
10 maggio 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Sviluppo del Project Charter: laboratorio pratico di progettazione partecipata
II Esercitazione
12 maggio 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Il monitoraggio e la valutazione del progetto: modelli, strumenti e casi pratici
Il corso prevede il rilascio di un attestato di partecipazione a fronte di una frequenza minima pari al 70%.
Per le Aziende o Enti che iscrivono più di un dipendente: riduzione del 10% sulla seconda iscrizione; riduzione del 20% sulla seconda e terza iscrizione.
Le riduzioni si applicano alla quota ordinaria e non sono cumulabili con altre agevolazioni. Le Aziende o Enti che desiderano iscrivere più di tre dipendenti possono richiedere un preventivo personalizzato o ricevere un programma formativo ad hoc in risposta alle loro necessità.
Grazie per averci contattati e per l’interesse dimostrato verso le nostre attività.
La richiesta è stata presa in carico da un nostro Project Manager dedicato. Risponderà il prima possibile.
Il 2021 rappresenta uno spartiacque di grandissimo rilievo per il processo di integrazione europea. Si chiudono contestualmente il ciclo politico definito dalla strategia Europe 2020 e quello finanziario dettato dal Quadro Pluriennale 2014-2020. Inoltre, la Commissione Europea, fresca di insediamento, si confronterà con un Parlamento da pochi mesi rinnovato. Si apre quindi una fase nuova, sul solco tracciato dalle Nazioni Unite nella Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Così, mentre si profila l’orizzonte 2023 entro il quale esaurire tutti i fondi dell’attuale programmazione, allo stesso tempo si definiscono le regole del gioco attraverso cui gestire la prossima stagione 2021-2027, con varie novità assieme a molte conferme. Si tratta quindi di un momento alquanto favorevole per affacciarsi sulla dimensione europea per la prima volta e apprendere come trovare per il proprio Ente il posizionamento strategico più consono allo sviluppo di progetti innovativi e sperimentali che richiedono l’intervento finanziario dell’Unione.
Le reti che si attivano nella governance delle politiche pubbliche in Europa legano tra loro contesti territoriali differenti cucendo i livelli di regolazione in un network complesso e sempre in trasformazione. L’azione comunitaria si sviluppa lungo cicli di policy nei quali si susseguono fasi discendenti (top-down) e fasi ascendenti (bottom-up) in corrispondenza dell’alternanza tra programmazione e implementazione inframezzate da momenti di valutazione e rielaborazione.
I 1.279 miliardi di euro, che segnano il tetto delle degli impegni economici dell’Unione Europea per il settennato 2021-2027 (+17.9% rispetto al 2014-2020), confluiscono nei vari strumenti di regolazione a disposizione degli attori comunitari per conseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 e rispondere ai mandati dei Trattati.
Una parte significativa di tali risorse troveranno impiego, lungo percorsi diversi ispirati dai principi della soft regulation, nel co-finanziamento di interventi progettuali concreti, implementati da partnership composte da stakeholders pubblici e privati in vario modo attivi nella realizzazione delle politiche pubbliche. Tale trasferimento di risorse, dal livello unitario verso gli attori più prossimi ai destinatari finali, avviene secondo regole e modalità di programmazione e gestione improntate alle tecniche di Project Cycle Management.
Per far partecipare attivamente i territori nella messa in atto delle politiche pubbliche europee completando il ciclo di policy e garantendo un contatto diretto con i beneficiari di tali interventi, sono quindi necessarie connessioni tra gli attori che partecipano localmente alla regolazione delle politiche pubbliche e le iniziative promosse a livello europeo. Non si tratta pertanto meramente di una modalità per attrarre fondi e sostituire ai trasferimenti statali o regionali quelli europei. La partita è certamente più complessa e interessante in quanto ogni progetto realizzato attraverso la contribuzione comunitaria rappresenta una importante occasione di apprendimento per tutte le parti coinvolte. Partecipando attivamente al policy cycle europeo si viene a contatto con le risorse cognitive, le comunità epistemiche, le pratiche e gli strumenti che circuitano all’interno dei network europei: un percorso di capacity building e trasformazione organizzativa che produce europeizzazione e sostiene e rilancia il processo d’integrazione europea.
Termine ultimo per l'iscrizione: 10 marzo 2022
Il profilo in esame deve poter agire all’interno di ambienti complessi esercitando un ruolo proattivo. In termini di conoscenze è richiesto:
– conoscenza dei meccanismi di funzionamento dell’Unione Europea
– padronanza elementare delle principali tecniche e metodi di project cycle management e del business modeling.
All’interno della classificazione EQF il livello di conoscenza teorica e pratica in uscita sarà il 3: Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio.
Le principali abilità da sviluppare sono cognitive e risiedono nell’uso del pensiero logico e creativo. In particolare, si tratta di saper scomporre e sequenziare percorsi logici, individuare e misurare indicatori di performance, distribuire compiti e sorvegliare il loro svolgimento, elaborare scelte strategiche complesse e diffondere una visione chiara degli obiettivi e dei risultati attesi; creare coinvolgimento e coesione all’interno del team di progetto, valutare e prevenire rischi, elaborare dati analitici in decisioni. All’interno del quadro EQF, il laboratorio mira ad agire sul livello 3: una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni.
In termini di competenze, la caratteristica principale del profilo formato è quella di saper valutare e mettere in pratica soluzioni ed approcci differenti e innovativi mantenendo costanti i parametri strategici e senza alterare i vincoli d’azione.
Progettare significa saper gettare lo sguardo avanti per prefigurare gli sviluppi delle azioni processando un set di input in una serie di prodotti, risultati ed impatti.
Infine, partecipare ad un progetto significa essere in grado di relazionarsi con altri, in un contesto multiculturale e multilinguistico, condividendo paradigmi ed obiettivi e collaborando per il raggiungimento di risultati comuni. Sulla scala EQF, l’obiettivo del laboratorio è quello di trattare le competenze descritte ad un livello 3: assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio e adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi.
Il corso è rivolto ai responsabili, ai referenti e ai funzionari degli uffici delegati alla definizione di processi di innovazione, miglioramento continuo e al reperimento di fondi, con meno di tre anni di esperienza pratica in materia e privi di precedente formazione specialistica. Si rivolge in particolar modo ai dipendenti degli uffici progetti internazionali / progetti europei, ma è stato ideato considerando anche i bisogni e le necessità di tutti gli uffici tecnici che potrebbero essere beneficiari di fondi europei.
online
Italiano
14/03/2022—12/05/2022
40 ore
Partecipare
Il corso è rivolto ai responsabili, ai referenti e ai funzionari degli uffici delegati alla definizione di processi di innovazione, miglioramento continuo e al reperimento di fondi, con meno di tre anni di esperienza pratica in materia e privi di precedente formazione specialistica. Si rivolge in particolar modo ai dipendenti degli uffici progetti internazionali / progetti europei, ma è stato ideato considerando anche i bisogni e le necessità di tutti gli uffici tecnici che potrebbero essere beneficiari di fondi europei.
Programma
I contenuti saranno articolati nei seguenti moduli:
MODULO I
14 e 17 marzo 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Le Politiche dell’Unione Europea e la Programmazione europea
Il ciclo di policy europeo e i principi della Programmazione europea; l’azione dell’UE e l’Open Method of Coordination, i principali attori e le strategie di indirizzo; Europa 2020, Agenda 2030 e gli accordi di Accordo di Partenariato; il Multiannual Financial Framework 2014-2020 e 2021-2027, i fondi, i Programmi a gestione diretta e condivisa; i Fondi Strutturali e d’Investimento Europei, i Programmi Operativi Nazionali e Regionali; le Call for Proposals e le Call for Tenders; l’analisi del bando e la creazione dell’abstract del programma e del bando;
MODULO II
23 marzo 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Il networking e la creazione dei partenariati
Gli elementi giuridici del partenariato; la ricerca di partnership sui social network e siti istituzionali; creazione della partnership; i ruoli all’interno del progetto, la partnership e la mappa degli stakeholders; caratteristiche del lavoro di rete; l’inglese nelle comunicazioni via media (email, social network, piattaforme intranet); metodi e tecniche di comunicazione per l’animazione e il mantenimento delle reti; simulazione di un meeting di coordinamento in lingua inglese; public speaking in lingua inglese;
MODULO III
30 marzo 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Project Work: ricerca e analisi delle Call for Proposal
Sessione interamente laboratoriale finalizzata alla simulazione di attività di sviluppo progettuale attraverso esercitazioni di gruppo. Applicazione delle tecniche: SWOT Analysis, Goal Oriented Project Planning, Design Thinking, Logical Framework Matrix;
MODULO IV
13 aprile 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Il Project design
Tecniche e strumenti di ricerca desk per la contestualizzazione dei progetti; la ricerca bandi ed opportunità di finanziamento su internet; analisi dei problemi e strutturazione delle soluzioni applicando il metodo place-based Goal Oriented Project Planning; la Logical Framework Matrix e il NewLogFrame; la formulazione dell’idea progetto la creazione del piano operativo;
MODULO V
20 e 27 aprile 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Il Project management
Il PM2 (PM squared); lo scheduling del progetto; la pianificazione finanziaria del progetto; budgeting e tecniche di negoziazione; lo start -up del progetto; applicazione di tecniche e strumenti di project management; conoscenza ed utilizzo di software per il project management; l’implementazione, dal piano agli incarichi, dalle azioni ai compiti; monitoraggio, valutazione e controllo qualità; la gestione dei rischi ed aggiornamento della knowledge baseline; i processi di decision making e team working;
MODULO VI
4 maggio 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Il Project reporting
La gestione amministrativa e contabile del progetto; la rendicontazione delle spese; gestione delle procedure di project change; gestione finanziaria di progetto; l’uso del public procurement; la reportistica e i rapporti con le autorità di gestione; l’archiviazione e la costruzione degli audit trails.
I Esercitazione
10 maggio 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Sviluppo del Project Charter: laboratorio pratico di progettazione partecipata
II Esercitazione
12 maggio 2022 – dalle 9:00 alle 13:00
Il monitoraggio e la valutazione del progetto: modelli, strumenti e casi pratici
Il corso prevede il rilascio di un attestato di partecipazione a fronte di una frequenza minima pari al 70%.
Faculty
Agevolazioni
Per le Aziende o Enti che iscrivono più di un dipendente: riduzione del 10% sulla seconda iscrizione; riduzione del 20% sulla seconda e terza iscrizione.
Le riduzioni si applicano alla quota ordinaria e non sono cumulabili con altre agevolazioni. Le Aziende o Enti che desiderano iscrivere più di tre dipendenti possono richiedere un preventivo personalizzato o ricevere un programma formativo ad hoc in risposta alle loro necessità.
Pagamenti
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Grazie per averci contattati e per l’interesse dimostrato verso le nostre attività.
La richiesta è stata presa in carico da un nostro Project Manager dedicato. Risponderà il prima possibile.