Sono trascorsi quarantasei anni dalla nascita in Italia della prima legge di tutela dell’ambiente (legge Merli del 1976 sull’inquinamento delle acque) ma solo nel 2006 nasce il c.d. Testo Unico Ambientale (d.lgs. 152/06) e nel 2015 (ad opera della L. 68/2015) vedono alla luce i delitti contro l’ambiente.
Le disposizioni contenute nella già menzionata disposizione normativa, oltre a prevedere singole fattispecie di reato prima inesistenti, hanno offerto la possibilità di utilizzare tecniche investigative più efficaci, ampliato le possibilità di confisca ed introdotto il sistema di estinzione delle contravvenzioni ambientali mutuandolo dalla disciplina sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Temi di straordinario e vitale interesse che evocano i tratti di modernità ed efficienza riparatoria del nuovo diritto penale dell’ambiente: ravvedimento operoso, confisca per equivalente e ripristino dello stato dei luoghi.
Disciplina in continua evoluzione considerato che, il 15 dicembre 2022, la Commissione Europea ha presentato un progetto di riforma della direttiva del 2008, che si presenta più articolato (con un preambolo di 40 punti e ben 29 articoli, a fronte degli 8 previsti nel 2008) e si pone espressamente lo scopo di dare una maggiore effettività alla tutela penale dell’ambiente nell’Unione Europea, migliorando la risposta delle autorità statali ai crimini ambientali mediante una definizione più esaustiva delle fattispecie incriminatrici.
Il corso è accreditato presso il Consiglio Nazionale dei Geologi e garantisce l'ottenimento di 32 CFP (validi per APC: Aggiornamento Professionale Continuo).
Il corso è accreditato presso il Consiglio Nazionale Forense e garantisce l'ottenimento di 20 CFP (validi per APC: Aggiornamento Professionale Continuo).
Questo corso di Alta Formazione costituisce il modulo 10° del master in Risanamento sostenibile dell'ambiente e bonifica dei siti contaminati.
L’obiettivo del corso è quello di offrire agli studenti competenze specifiche sull'accertamento e la valutazione giudiziaria dei reati ambientali commessi durante la gestione di attività produttive.
La conoscenza degli illeciti penali permetterà, altresì, di valorizzare competenze tese alla prevenzione degli stessi.
Il modulo intende offrire ai partecipanti:
a) capacità di conoscenza e comprensione dell’evoluzione dei reati ambientali in Italia, in Europa e in ambito transazionale;
b) capacità di applicare un modello di analisi interdisciplinare e multilivello allo studio dei reati ambientali;
c) capacità pratiche per affrontare l’inquadramento di una fattispecie di reato in materia ambientale.
I destinatari sono giuristi (liberi professionisti e/o legali di impresa), figure aziendali che si occupano di compliance in materia di tutela dell’ambiente, consulenti ambientali, personale di polizia giudiziaria
online
06/10/2023—14/10/2023
Italiano
32 ore
16 ore
Il corso si svolgerà in modalità didattica online sincrona i giorni 6, 7, 13 e 14 ottobre 2023 dalle ore 08.30 alle ore 12.30 e dalle ore 13.30 alle ore 17.30.
PROGRAMMA:
6 ottobre 2023
Diritto penale dell’ambiente – Angelo Merlin, dalle 08.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30
7 ottobre 2023
Le indagini e il processo penale per crimini ambientali – Deborah De Stefano, dalle 08.30 alle 12.30
La lotta ai crimini ambientali attraverso Europol – Mario Pellegrino, dalle 13.30 alle 15.30
Il coordinamento delle indagini nazionali, europee ed internazionali in materia di traffico illecito di rifiuti, Massimiliano Corsano, dalle 15.30 alle 17.30
13 ottobre 2023
L’accertamento tecnico di una compromissione e/o un deterioramento delle diverse matrici ambientali – Andrea Sottani, dalle 08.30 alle 12.30
L’accertamento tecnico attraverso le indagini analitiche ambientali – Antonio Marcomini, dalle 13.30 alle 15.30
L’utilizzo di nuove tecnologie per il monitoraggio di attività criminali in materia ambientale – Nuccio Bucceri, dalle 15.30 alle 17.30
14 ottobre 2023
I.A. e reati ambientali – Giuseppe Sgorbati, dalle 08.30 alle 10.30
L’importanza della comunicazione nella gestione di un processo penale per reati ambientali – Andrea Camaiora, dalle 10.30 alle 12.30
La responsabilità degli Enti per i reati ambientali – Angelo Merlin, dalle 13.30 alle 15.30
La valutazione tecnica del modello di organizzazione e gestione in materia ambientale – Vincenzo Ursino, dalle 15.30 alle 17.30
Il corso prevede il rilascio di un attestato di partecipazione a fronte di una frequenza minima pari al 70%.
Le iscrizioni sono aperte fino al 1 ottobre 2023
Sono previste agevolazioni per l’iscrizione:
Le Aziende o Enti che desiderano iscrivere più di tre dipendenti possono richiedere un preventivo personalizzato.
Le riduzioni si applicano alla quota ordinaria e non sono cumulabili con altre agevolazioni.
Grazie per averci contattati e per l’interesse dimostrato verso le nostre attività.
La richiesta è stata presa in carico da un nostro Project Manager dedicato. Risponderà il prima possibile.
Sono trascorsi quarantasei anni dalla nascita in Italia della prima legge di tutela dell’ambiente (legge Merli del 1976 sull’inquinamento delle acque) ma solo nel 2006 nasce il c.d. Testo Unico Ambientale (d.lgs. 152/06) e nel 2015 (ad opera della L. 68/2015) vedono alla luce i delitti contro l’ambiente.
Le disposizioni contenute nella già menzionata disposizione normativa, oltre a prevedere singole fattispecie di reato prima inesistenti, hanno offerto la possibilità di utilizzare tecniche investigative più efficaci, ampliato le possibilità di confisca ed introdotto il sistema di estinzione delle contravvenzioni ambientali mutuandolo dalla disciplina sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Temi di straordinario e vitale interesse che evocano i tratti di modernità ed efficienza riparatoria del nuovo diritto penale dell’ambiente: ravvedimento operoso, confisca per equivalente e ripristino dello stato dei luoghi.
Disciplina in continua evoluzione considerato che, il 15 dicembre 2022, la Commissione Europea ha presentato un progetto di riforma della direttiva del 2008, che si presenta più articolato (con un preambolo di 40 punti e ben 29 articoli, a fronte degli 8 previsti nel 2008) e si pone espressamente lo scopo di dare una maggiore effettività alla tutela penale dell’ambiente nell’Unione Europea, migliorando la risposta delle autorità statali ai crimini ambientali mediante una definizione più esaustiva delle fattispecie incriminatrici.
Il corso è accreditato presso il Consiglio Nazionale dei Geologi e garantisce l'ottenimento di 32 CFP (validi per APC: Aggiornamento Professionale Continuo).
Il corso è accreditato presso il Consiglio Nazionale Forense e garantisce l'ottenimento di 20 CFP (validi per APC: Aggiornamento Professionale Continuo).
Questo corso di Alta Formazione costituisce il modulo 10° del master in Risanamento sostenibile dell'ambiente e bonifica dei siti contaminati.
L’obiettivo del corso è quello di offrire agli studenti competenze specifiche sull'accertamento e la valutazione giudiziaria dei reati ambientali commessi durante la gestione di attività produttive.
La conoscenza degli illeciti penali permetterà, altresì, di valorizzare competenze tese alla prevenzione degli stessi.
Il modulo intende offrire ai partecipanti:
a) capacità di conoscenza e comprensione dell’evoluzione dei reati ambientali in Italia, in Europa e in ambito transazionale;
b) capacità di applicare un modello di analisi interdisciplinare e multilivello allo studio dei reati ambientali;
c) capacità pratiche per affrontare l’inquadramento di una fattispecie di reato in materia ambientale.
I destinatari sono giuristi (liberi professionisti e/o legali di impresa), figure aziendali che si occupano di compliance in materia di tutela dell’ambiente, consulenti ambientali, personale di polizia giudiziaria
online
Italiano
06/10/2023—14/10/2023
32 ore
16 ore
Partecipare
I destinatari sono giuristi (liberi professionisti e/o legali di impresa), figure aziendali che si occupano di compliance in materia di tutela dell’ambiente, consulenti ambientali, personale di polizia giudiziaria
Programma
Il corso si svolgerà in modalità didattica online sincrona i giorni 6, 7, 13 e 14 ottobre 2023 dalle ore 08.30 alle ore 12.30 e dalle ore 13.30 alle ore 17.30.
PROGRAMMA:
6 ottobre 2023
Diritto penale dell’ambiente – Angelo Merlin, dalle 08.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30
7 ottobre 2023
Le indagini e il processo penale per crimini ambientali – Deborah De Stefano, dalle 08.30 alle 12.30
La lotta ai crimini ambientali attraverso Europol – Mario Pellegrino, dalle 13.30 alle 15.30
Il coordinamento delle indagini nazionali, europee ed internazionali in materia di traffico illecito di rifiuti, Massimiliano Corsano, dalle 15.30 alle 17.30
13 ottobre 2023
L’accertamento tecnico di una compromissione e/o un deterioramento delle diverse matrici ambientali – Andrea Sottani, dalle 08.30 alle 12.30
L’accertamento tecnico attraverso le indagini analitiche ambientali – Antonio Marcomini, dalle 13.30 alle 15.30
L’utilizzo di nuove tecnologie per il monitoraggio di attività criminali in materia ambientale – Nuccio Bucceri, dalle 15.30 alle 17.30
14 ottobre 2023
I.A. e reati ambientali – Giuseppe Sgorbati, dalle 08.30 alle 10.30
L’importanza della comunicazione nella gestione di un processo penale per reati ambientali – Andrea Camaiora, dalle 10.30 alle 12.30
La responsabilità degli Enti per i reati ambientali – Angelo Merlin, dalle 13.30 alle 15.30
La valutazione tecnica del modello di organizzazione e gestione in materia ambientale – Vincenzo Ursino, dalle 15.30 alle 17.30
Il corso prevede il rilascio di un attestato di partecipazione a fronte di una frequenza minima pari al 70%.
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Agevolazioni
Le iscrizioni sono aperte fino al 1 ottobre 2023
Sono previste agevolazioni per l’iscrizione:
Le Aziende o Enti che desiderano iscrivere più di tre dipendenti possono richiedere un preventivo personalizzato.
Le riduzioni si applicano alla quota ordinaria e non sono cumulabili con altre agevolazioni.
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